L’obiettivo del progetto è quello di migliorare le condizioni di vita dei minori abbandonati o orfani che vivono nella VI Regiòn del Cile.
E’ un intervento in linea con l’impegno di formazione che la EsseGiElle si è assunta in questi anni. Esso dovrebbe dotare le assistenti (Tias) dei bambini delle conoscenze e della metodologia più moderna e scientifica necessarie nel loro delicato lavoro.
Le attività previste:
1) Corsi professionali di puericultura, psicologia dello sviluppo, animazione e informatica per il personale non specializzato che lavora presso l’ornanotrofio Hogar de Menores della Fundaciòn ICYC (Fundaciòn de Colonias y campamentos y hogar de menores) di Quinta de Tilcoco.
2) Sala multimediale e laboratorio didattico ricreativo per i minori.
Finanziato dalla CEI – Comitato per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo con i fondi dell’8 per mille della Chiesa Cattolica.
Il progetto intende valorizzare e qualificare il lavoro svolto dal personale non esperto (“tias” o mamitas”), preposto alla cura ed allo sviluppo dei bambini e adolescenti sia di Hogar de Menores di Quinta de Tilcoco che di 8 centri residenziali di accoglienza che operano nella VI Regione.
Il progetto intende contribuire a tale miglioramento attraverso i seguenti strumenti:
1. Corsi di formazione professionale in:
a. Corso di formazione in psicologia dello sviluppo
b. Corso di formazione in puericultura
c. Corso di formazione in tecnica di animazione
d. Corso di formazione in informatica
2. Allestimento di un laboratorio multimediale didattico-ricreativo
L’intervento nasce dall’iniziativa della Fundación ICYC che, svolgendo attività di tutela dell’infanzia, deve primariamente occuparsi delle persone che prestano assistenza ai minori. La specificità del ruolo svolto dalle “tias” richiede un’attenzione costante ad una formazione che possa consentire di svolgere ogni compito con professionalità e competenza.
La Fondazione ICYC, da anni impegnata in progetti di tutela e sostegno dell’infanzia abbandonata nonché nell’adozione nazionale ed internazionale, ha manifestato a più riprese la volontà e la necessità di attivare corsi di formazione professionale rivolti al personale di Hogar de Menores al fine di fornire una risposta qualificata e competente ai problemi, bisogni ed esigenze dei 157 minori accolti nel Centro.
I beneficiari diretti del progetto sono circa 500 minori e 46 tias impiegate presso Hogar de Menores e gli 8 centri residenziali di accoglienza che si trovano nella VI Regione.
Co-esecutore locale delle attività e futuro gestore è la Fundación ICYC, specializzata e riconosciuta idonea nel ruolo di tutela dell’infanzia.
Contesto nazionale e regionale
Il Cile occupa l’intera sezione sud occidentale dell’America meridionale. Con una superficie totale di 756.626 km2 il paese è dominato in tutta la sua lunghezza dalla cordigliera delle Ande. Confina a nord con il Peru, a nordest con la Bolivia, ad est con l’Argentina e ad ovest con l’Oceano Pacifico.
Il Cile è una repubblica democratica presidenziale. Sul piano amministrativo il paese è diviso in 13 regioni a loro volta suddivise in province e comuni.
La popolazione ammonta a 15.116.435 (censimento del 2002). Tra il 1952 e il 2002 la popolazione è aumentata in numero assoluto di 9.183.440 persone. 7668.740 le donne, 7447.695 gli uomini. Si tratta di una popolazione molto giovane, il 25,7% ha meno di 15 anni, il 62,9% è compresa tra i 15 e i 59 anni mentre l’11,4% ha 60 e più anni.
A causa delle condizioni climatiche, quasi la maggioranza della popolazione è concentrata nella regione centrale del paese ed è così distribuita: 86.6% in aree urbane, il 13.4% in zone rurali.
Con la caduta della dittatura di Pinochet, il Cile ha compiuto grandi passi nella via della democratizzazione politico-istituzionale mentre lo sviluppo economico già sotto la guida di Patricio Aylwin mantiene da diversi anni un passo sostenuto. L’incremento del PIL è il più alto della regione latino americana. Le stime più aggiornate del PIL totale e di quello pro capite a parità di potere di acquisto sono rispettivamente di 187 miliardi di USD e 11.000USD. Il tasso di crescita reale degli ultimi due anni si aggira intorno al 6% con un tasso di inflazione attorno al 2.4%.
La composizione per settore del PIL è la seguente: agricoltura: 6.3%; industria: 38.2%; servizi: 55.5% con una forza lavoro pari a 6.2 milioni distribuiti nel seguente modo: 13.6% in agricoltura, 23.4% nell’industria e 63% nei servizi. Le esportazioni sono aumentate in volume e in valore (soprattutto del rame di cui il Cile è il maggiore esportatore nel mondo). Il Cile ha concluso di recente diversi accordi commerciali con l’Unione Europea e la Cina ed è parte del MERCOSUR, APEC e delle principali Organizzazioni Internazionali.
Lo sviluppo economico tuttavia non è stato accompagnato da un progresso sociale, il Cile è infatti uno dei paesi con una iniqua distribuzione del reddito e forti disparità economiche e sociali specialmente nelle zone rurali e soprattutto in termini di genere. Nell’Indice di Sviluppo Umano dell’UNDP il Cile si trova al trentasettesimo posto.
Il tasso di disoccupazione, l’ 8.5%, tende a rimanere alto, specie nelle zone rurali mentre la popolazione che vive sotto la soglia di povertà si aggira intorno al 21%.
Il tasso di alfabetizzazione è di circa 95,8%, alto rispetto ad altri paesi della regione ma l’accesso all’università e alle scuole professionali rimane difficile. Con la recente elezione di Michelle Bachelet a capo dello stato (11 marzo 2006) il governo ha affermato di mantenere un sistema economico liberista ma nello stesso tempo elaborare piani di sostegno economico al fine di combattere le forti disuguaglianze sociali ed economiche con particolare attenzione alla popolazione più vulnerabile.
Diverse le questioni sociali che rappresentano un’emergenza nazionale: l’uso di droga e alcol coinvolge ampi strati della popolazione senza distinzioni di età, sesso e appartenenza sociale (il Cile è al quinto posto nel mondo per consumo di farmaci e droga).
La condizione dei minori invece si presenta con tratti drammatici Senza numero i bambini e adolescenti che vivono in strada in condizioni di emarginazione e vulnerabilità che finiscono nel sistema dello sfruttamento lavorativo e subiscono ogni forma di abuso. Alto poi il numero di bambini abbandonati dalle proprie famiglie per ragioni economiche. Ampio il fenomeno delle ragazze madri (il 38% delle ragazze tra i 15 e i 17 anni sono madri).
La problematica dei minori a rischio e in stato di abbandono, così come l’assenza sia di adeguate strutture socio-sanitarie che di competenze specifiche, rappresenta una grave emergenza nazionale.
Il Governo cileno, che ha ratificato la Convenzione Internazionale sui diritti del Fanciullo nel 1990, da tempo sta cercando di affrontare tali tematiche elaborando programmi di intervento nazionali. Nel 2000 il governo del Cile con il Ministero de Planification y Cooperacion (Mideplan) in collaborazione con UNICEF ha elaborato un documento sulla condizione dell’infanzia e adolescenza nelle 13 regioni che compongono il paese. Il documento promuove lo sviluppo fisico, morale, sociale e spirituale dei minori prevedendo azioni per rafforzare le istituzioni private e pubbliche per dare risposte concrete al problema.
Quinta de Tilcoco è un piccolo comune rurale di circa 12.000 abitanti situato nella VI regione del paese denominata Libertador Bernardo O”Higgins. Il piccolo comune dista circa 110 Km dalla capitale Santiago L’economia della regione è prevalentemente di tipo silvo-agricolo-pastorale mentre l’industria sta conoscendo un discreto sviluppo con un sensibile aumento delle esportazioni negli ultimi tre anni. La popolazione locale che ammonta a circa 12.000 unità è impiegata prevalentemente nell’agricoltura. Il tasso di disoccupazione regionale medio è del 6,8%, ma quello delle donne sale al 9,8%. Il 48% della popolazione femminile della regione vive sotto la soglia di povertà, mentre l’11,6% è analfabeta.
La popolazione di Quinta de Tilcoco ammonta a 11.852 (popolazione maschile è di 6.062; la popolazione femminile è di 5.790) e il 52,95 % è impiegato nel lavoro agricolo soprattutto nelle stagioni di semina e raccolta, situazione che produce un altissimo tasso di disoccupazione tenendo conto che la maggioranza di tale popolazione possiede solo una formazione scolastica di base non potendo in tal modo accedere ad altri lavori. Il reddito pro-capite si aggira attorno ai 214/250 USD, livello molto basso paragonato a quello regionale e nazionale.
Quinta de Tilcoco è un’area segnata da grave emarginazione e degrado dove è alto il numero di nuclei familiari che vivono situazioni di alto rischio di esclusione sociale quali: disoccupazione, disagio abitativo, basso reddito, problematiche socio- sanitarie. Ampio è il fenomeno delle ragazze madri che non trovando assistenza adeguata in strutture socio-sanitarie pubbliche e/o private si vedono costrette ad abbandonare i propri figli. Quanto alla situazione dei minori, si è riscontrata un alta incidenza di maltrattamenti ed abusi di ogni genere.
Al centro del paese trova luogo Hogar de Menores (Centro Protezione dei Minori) fondato nel 1970 da Padre Alceste Piergiovanni (Ordine sacerdotale Madre de Dios), al fine di offrire una risposta concreta alla drammatica condizione locale dell’infanzia. Grazie agli aiuti della Chiesa, del Governo cileno e del lavoro di volontari, il Centro Protezione dei Minori rappresenta un punto di riferimento regionale di tutela dell’infanzia riconosciuto e apprezzato anche dalle autorità governative. Sono più di mille i minori adottati sia sul piano nazionale che internazionale e decine di migliaia i minori che ricevono assistenza psicologica, sanitaria e scolastica.
Dal punto di vista strutturale, Hogar de Menores dispone di vari edifici e sale (che tuttavia necessitano di ristrutturazioni) come: il Centro Amministrativo e Direzionale, due dormitori differenziati per genere (cabañas), un ambiente per i piccoli di età inferiore ai due anni, una scuola con classi fino alla 4° elementare, refettori e una struttura sportiva (campo per baby football). Nella capitale Santiago il Hogar de Menores ha aperto un altro centro (Casa de Pregresado de Corbea) che accoglie gli adolescenti di età superiore ai 14 anni al fine di fornire loro una formazione professionale e inserirli nel mondo del lavoro.