INDIA CHIAMA… PARABITA RISPONDE

ISTITUTO COMPRENSIVO
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
PARABITA. Anno scolastico 2009-2010

    PROGETTO DI SOLIDARIETÀ: INDIA CHIAMA, ITALIA RISPONDE


Il progetto consiste nella partecipazione ad un programma di interventi strutturali e di aiuto alla scolarizzazione in un’area estremamente povera dell’estremo Sud-est della penisola indiana nello Stato del Tamil Nadu.

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IL CONTESTO SOCIALE

Parabita è una cittadina a 38 Km da Lecce, provincia e capoluogo del Salento, a sud della regione Puglia. Presenta un tessuto socio – economico variamente connotato. Ad un terziario già ben strutturato e dominante, si vanno affiancando una emergente imprenditoria a conduzione familiare ( e non solo ) e una realtà artigianale, sostenuta anche dalla presenza del locale Istituto d’Arte, che tenta una forte riqualificazione territoriale. 
Tuttavia, a fronte di un benessere economico diffuso, corrispondono una progressiva disgregazione del nucleo familiare, l’abbandono delle forme di lavoro tipiche della tradizione locale (agricoltura e alcuni attività artigianali) e dei tradizionali valori, una corsa sfrenata verso l’accaparramento degli strumenti simbolici della stato sociale, il degrado e l’invivibilità degli spazi fisici, le paure legate alle spinte migratorie. 
Si registrano larghe sacche di sottoccupazione e disoccupazione, al cui interno si alimentano i fenomeni della micro e della macro – criminalità e del disagio diffuso, fattori questi che determinano l’insuccesso scolastico di quegli alunni che vivono tali povertà culturali. 
È presente il problema dell’immigrazione di ritorno e quello, emergente, degli extra-comunitari i quali, anche se ancora in numero esiguo, pongono tuttavia la scuola di fronte ad una realtà nuova da organizzare e da gestire. 
Costituiscono elemento problematico anche le gravose emergenze ambientali, più specificatamente l’inquinamento da elettromagnetismo e il depauperamento delle risorse idriche e boschive, in un contesto idrogeologico del tutto particolare e per molti aspetti “felice” ; il degrado di alcune realtà tipiche della civiltà contadina (“furneddhi “, muri a secco ecc. ) che rischia di sperperare una cultura ed una identità secolari e pregnanti.

INDIA CHIAMA, PARABITA RISPONDE

La Scuola Secondaria di Primo Grado dell’Istituto Comprensivo di Parabita da molti anni è impegnata in una particolare attività di solidarietà quale il “Sostegno scolastico a distanza” nei confronti delle scuole dei villaggi di Samayapuram, Eanchapatty, Pallavidai, nel sud dell’India. La cooperazione è iniziata pian piano fin dal 1994, anno in cui giunsero in quelle località i missionari leonardini (i Padri dell’Ordine della Madre di Dio che reggono la parrocchia del Sacro Cuore di Gesù in Gallipoli), i quali hanno iniziato un programma pluriennale di interventi strutturali e di aiuto alla scolarizzazione in una zona estremamente povera dell’estremo sud-est della penisola indiana, nello Stato del Tamil Nadu. La nostra scuola ha sostenuto da subito l’opera dei Padri attraverso una forma speciale di adozione a distanza che ci affidava non un singolo bambino, ma classi intere con cui gemellarci, scegliendo di non privilegiare uno tra tanti poveri, ma aiutando tutti a migliorare la propria situazione culturale in condizioni più umane e dignitose. È nato così il progetto di solidarietà denominato dai ragazzi: “INDIA CHIAMA, ITALIA RISPONDE”. 
Nel corso degli anni abbiamo portato avanti diverse iniziative atte a reperire fondi: tombolate, concerti di flauti e coro, tornei di dama, giochi sportivi, produzione e vendita di manufatti dei ragazzi, di libri e CD, di magliette e cappellini e quanto la fantasia ci suggeriva per venire incontro a tanti ragazzi coetanei dei nostri, ma tanto disagiati. Così abbiamo contribuito a scavare il pozzo per l’approvvigionamento dell’acqua, a costruire diverse scuole (soprattutto per le ragazze, a cui è poco consentita la possibilità dell’istruzione), a fornirle dei servizi igienici essenziali, ad arredarle con panche e lavagne, abbiamo provveduto a fornire i libri per la biblioteca e il materiale di cancelleria, lo scuola-bus per i bambini che avrebbero dovuto percorrere molti chilometri a piedi e scalzi per raggiungere l’edificio scolastico. I nostri aiuti hanno consentito agli alunni anche di mangiare, assicurando loro almeno un pasto al giorno a scuola (una ciotola di riso); abbiamo contribuito anche all’acquisto delle divise scolastiche e di qualche regalino a fine anno (un righello colorato o un piatto di metallo per il pranzo); inoltre, si è potuto avviare un presidio sanitario di primo intervento (Arul Clinic a Madurai) per migliorare le condizioni di vita igienico sanitarie mediante un servizio di medicina scolastica.
I Dirigenti che si sono succeduti alla guida della Scuola Media di Parabita hanno assecondato la volontà di essere protagonisti dello sviluppo di un popolo; docenti e non docenti hanno sempre operato a titolo gratuito ed alcuni hanno posto a disposizione i risultati di lavori svolti nell’ambito dei vari progetti scolastici; le famiglie e i commercianti di Parabita hanno generosamente offerto disponibilità e risorse; gli alunni, nel corso degli anni, si sono dimostrati sensibili e pronti a venire incontro agli amici lontani e meno fortunati di loro, con i quali hanno stabilito contatti attraverso la corrispondenza, le riviste, le foto, i filmati.
La realizzazione di tutte le opere è stata affidata alla EsseGiElle (Solidarietà-Giustizia-Libertà), una O.N.L.U.S. al servizio della cooperazione internazionale impegnata nella promozione della vita, della cultura, della scolarizzazione e dell’attenzione alla gioventù. 
Il 27 marzo 2009 ha avuto luogo, a scuola, un seminario tenuto da Padre Luigi Piccolo, missionario O.M.D., che in un recente viaggio in India ha incontrato insegnanti, alunni e famiglie ed ha riportato uno spaccato di vita che ha fatto conoscere agli alunni di Parabita attraverso la comunicazione della sua esperienza diretta e la proiezione di alcuni filmati. Ha partecipato all’incontro anche il giovane Seelan, uno studente indiano formatosi in una delle scuole che abbiamo contribuito a costruire, il quale ha raccontato vita, usi e costumi del suo popolo evidenziando quanto ancora non siano riconosciuti i fondamentali diritti umani. 
Il seminario rientrava in una serie di Campagne Nazionali della EsseGiElle , avviate con il Progetto “Target 2015” che si prefigge gli ”8 obiettivi di sviluppo del millennio proclamati dall’O.N.U. “per dimezzare la povertà e la fame nel mondo entro il 2015”. Il nostro impegno in questo Progetto consiste nell’ ”assicurare l’istruzione elementare a tutti i bambini e le bambine” dei villaggi indiani che sosteniamo.
Successivamente a questo evento, il 29 marzo, a Lariano (Roma), il Consiglio di Amministrazione della EsseGiElle ha conferito alla Scuola Secondaria di Primo Grado dell’Istituto Comprensivo di Parabita una targa di riconoscimento, la “Spiga della Solidarietà”, con la seguente motivazione: “Nel continuo naturale avvicendarsi della Dirigenza, degli Insegnanti, degli Alunni e del Personale non docente, si è generato e si moltiplica un fecondo rapporto con gli alunni della St. Mary’s School di Pallividai, Tamil Nadu, India. Nonostante le distanze e le difficoltà di comunicazione le attività promozionali, di frequente attivate anche con la partecipazione dei genitori, oltre ai benefici immediati a favore degli alunni indiani, lasciano intravedere nuove generazioni giovanili aperte alla multiculturalità e sensibili alla lenta crescita dei Paesi in Via di Sviluppo”.